Cosa fare
e come vivere l’isola
Una vacanza all’isola di Levanzo è innanzitutto una tuffo nella vera natura del mediterraneo e deve essere vissuta all’insegna del relax e del benessere.
L’isola è l’ideale per un soggiorno condito da svariate attività, tra le quali salutari passeggiate (più o meno impegnative) lungo i diversi sentieri presenti, magari diretti alla Grotta del Genovese, oppure mini crociere in barca (piccoli gozzi, veloci motoscafi e barche a vela) attorno l’isola, sostando presso le numerose calette dal mare cristallino.
Per gli amanti delle immersioni, grazie ai diving dell’isola, è possibile visitare le diverse secche presenti nonché una delle più belle e vaste aree archeologiche marine del mediterraneo, non lontana dalla costa dell’isola (nei pressi di Cala Minnola).
Partendo da Levanzo, al mattino o al pomeriggio, si possono raggiungere agevolmente anche le altre due “sorelle”, Favignana e Marettimo.
Recentemente Levanzo è stata individuata come luogo ideale degli amanti della mountain bike. I suoi sentieri sali e scendi ed i tanti fuori pista si prestano ad accogliere sfide di ogni tipo, sia per il principiante sia per l’esperto.
In Barca
L’isola di Levanzo, così come le altre isole dell’arcipelago delle Egadi, offre i migliori paesaggi e gli orizzonti più suggestivi se circumnavigata a bordo di piccole imbarcazioni tipiche (i gozzi dei pescatori), motoscafi e barche a vela. Il giro dell’isola in barca, seppure l’isola si presti ottimamente anche a percorsi naturalistici via terra, rappresenta infatti il modo migliore per ammirare gli scorci e le cale più spettacolari della costa. Gli itinerari possibili prevedono diverse soluzioni di durata variabile (mezza giornata, giornata intera o semplicemente servizio see-taxi).
Un itinerario completo prevede le seguenti tappe:
• Partenza da porticciolo di Levanzo (Cala Dogana), direzione “il Faraglione”;
• Sosta presso la spiaggetta di ciottoli antistante il Faraglione;
• Ingresso all’interno della Zona B della Riserva Marina;
• Sosta presso la grotta marina del Buco (visitabile a nuoto);
• Navigazione in direzione Punta Chiappara con sosta presso Cala Genovese. Qui, condizioni meteo permettendo, è possibile scendere a terra per visitare la suggestiva Grotta del Genovese ;
• Navigazione in direzione Punta Sorci con sosta presso Cala Tramontana (fra i fondali più belli di tutte le isole Egadi);
• Doppiaggio Capo Grosso (estremità settentrionale dell’isola), scorcio reso particolarmente suggestivo dalla presenza del faro e dagli strapiombi di roccia calcarea che cadono a picco sul mare. In questo zona della costa furono combattute alcune delle battaglie più importanti delle guerre puniche;
• Ingresso all’interno della zona C della Riserva Marina;
• Navigazione lungo la costa denominata Aranci e sosta presso Cala Calcara e Cala Nucidda
• Arrivo a Cala Minnola, famosa per il suo piccolo scivolo per le barche e la sua folta pineta attrezzata, ideale per un picnic o per qualche ora di siesta. Partendo da Cala Minnola è possibile far rientro al paese a piedi;
• Sosta presso Cala Fredda, ultima tappa del tour prima del rientro in paese.
L’itinerario può variare in base alle condizioni meteo, che a volte determinano quale dei versanti dell’isola risulta navigabile.
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Diving & Snorkeling
Una delle grandi attrazioni di Levanzo sono i fondali, protetti e custoditi, ormai da quasi 15 anni, dalla Riserva Marina. Proprio grazie all’istituzione delle Riserva ed alle particolari condizioni climatiche e idronamiche dell’isola, il mare di Levanzo e delle Egadi risulta essere uno dei più limpidi e puliti di tutto il mediterraneo. Qui si trova un ambiente marino ormai perduto altrove, con cernie, aragoste, prati di posidonie rosse e coralli, dove non è difficile imbattersi in branchi di barracuda o in reperti archeologici.
In tutte le isole ed in particolare a Levanzo e a Marettimo si è sviluppato un importante turismo subacqueo, favorito da numerosi centri diving che accompagnano gli appassionati sulle secche o lungo le pareti più interessanti. A Levanzo sono fruibili due spettacolari itinerari aperti a chi è in possesso di primo brevetto, tracciati sui fondali e controllati da un sistema sofisticato di telecamere collegato con l’isola di Favignana e con le forze dell’ordine.
I fondali di Levanzo sono infatti tra i siti archeologici di epoca punico-romana più importanti del Mediterraneo. Ad esempio è possibile visitare il relitto di Cala Minnola, dove giacciono in bella mostra a un a profondità di 25 metri oltre 80 anfore romane pressoché intatte, parte del carico di una grossa nave che di certo si arenò su questi fondali, occorre contattare il custode del sito.
Da non perdere anche un immersione a Capo Grosso, sulla costa nord orientale, che offre uno spettacolo non meno emozionante: allineate sui fondali di cristallo tra polpi, saraghi e splendide spugne, si trovano le ancore in metallo corrose dalle alghe che gli studiosi attribuiscono alla flotta romana che in queste acque affrontò quella cartaginese nella storica battaglia delle Egadi, durante la Prima guerra punica.
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Trekking & Biking
L’isola di Levanzo, al cui interno non sono presenti strade rotabili, è l’ideale per gli amanti del trekking e della montai bike. Percorrendola in lungo e in largo si ha l’impressione di tornare in dietro nel passato, accostandosi alla natura ed ai paesaggi mozzafiato come i primi uomini che la abitarono.
Le piste ed i sentieri presenti, di grande fascino, non sono disagevoli, consentendo di raggiungere senza grosse difficoltà i diversi versanti dell’isola.
Seguendo quello occidentale si raggiunge la Grotta del Genovese, incontrando per strada molte delle espressioni vegetali dell’Isola dal forte aroma selvatico. Dalle pendici di “Pizzo del monaco” è possibile raggiungere Cala Tramontana, uno dei luoghi più suggestivi dell’isola per il colore della roccia, la trasparenza del mare, la flora e la fauna sottomarina.
Proseguendo verso nord si raggiunge Capo Grosso, caratterizzato da una successione di terrazze rocciose molto suggestive e da fondali marini tra i più belli di tutto l’arcipelago.
Nelle vicinanze del paese merita sicuramente una visita (con sosta per il bagno) Cala Minnola, ideale anche per chi desidera trascorrere una giornata tra i tipici boschi di macchia mediterranea (Palme, Pini marini, etc) della Sicilia occidentale.
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Percorsi archeologici
L’isola di Levanzo, oltre a rappresentare un vero e proprio paradiso naturalistico, conserva un patrimonio archeologico di notevole interesse. Le tracce del passato sono disposte su tutta l’isola, sia in terra che in mare, consentendo a chiunque di poterne beneficiare.
La grotta del Genovese è sicuramente il sito più famoso nonché quello più accessibile. All’imboccatura è subito possibile apprezzare una fornace per la fabbricazione della calce risalente ad età tardo medievale, ma è il retrogrotta, inesplorato fino a circa 60 anni fa, a custodire il tesoro più importante: trentatrè figure incise ed un centinaio di figure dipinte definibili, senza incorrere in alcuna forzatura, la più ricca eredità italiana di espressività figurata preistorica.
Per gli amanti delle immersioni e per tutti coloro che, spinti dalla passione per l’archeologia, vogliono approfittare di una vacanza a Levanzo per imparare ad andare “sott’acqua”, l’isola offre un altro tesoro “nascosto”, dovuto essenzialmente ad alcune delle più famose battaglie della prima guerra punica combattuta dai Romani e dai Cartaginesi (241 a.C.)
Recentemente Levanzo è stata classificata all’interno dell’itinerario “la Rotta dei Fenici” (all’interno del Parco Archeologico Subacqueo delle Isole Egadi) , come il luogo di ancoraggio della flotta romana prima dell’attacco alla flotta cartaginese datato 10 marzo 241 a.C. Ciò a seguito di una scrupolosa indagine che ha portato al rinvenimento di numerosi ceppi d’ancora in piombo presso Capo Grosso nonché di un elmo e di un rostro nello spazio d’acqua antistante. Dunque la battaglia tra Cartaginesi e Romani vide la flotta cartaginese, dopo la partenza da Marettimo, oggetto di un agguato mortale a Nord-Ovest di Capo Grosso. La flotta romana, appostata a ridosso dell’alta costiere orientale di Levanzo, tagliò le cime delle ancore al segnale di attacco lanciandosi contro i nemici nord-africani.
Tra le altre mete dell’itinerario archeologico subacqueo delle isole Egadi ricordiamo il relitto romano di Cala Minnola dove le circa quaranta anfore residue del carico sono oggetto di visita diretta da parte dei subacquei ed indiretta attraverso un sistema sperimentale di fruizione video da Favignana.
• Il progetto dei beni culturali – 1
• Il progetto dei beni culturali – 2
• La battaglia delle Egadi
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